Transizione 4.0: al via le prenotazioni per i crediti d’imposta 2025

Dalle ore 12 del 17 giugno, le imprese possono inviare la prenotazione dei crediti d’imposta previsti dal piano Transizione 4.0 per gli investimenti effettuati nel 2025. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato il decreto che ufficializza l’avvio della procedura, attivando il portale gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per l’invio delle comunicazioni.

Risorse già prenotate

Sembrerebbe che ad oggi le risorse siano già state tutte prenotate, ma tenuto conto che poi occorre entro 30 giorni confermare la prenotazione con il versamento di un acconto di almeno il 20% (o con la sottoscrizione del contratto di Leasing) e che il portale continua ad accogliere richieste, è bene inviare lo stesso la richiesta preventiva in attesa di eventuali nuove risorse disponibili (riassegnate sempre in ordine cronologico).

Come funziona la procedura

A partire dalle ore 14, le imprese possono accedere al portale GSE nella sezione dedicata a Transizione 4.0 ed effettuare la comunicazione utilizzando lo SPID e il modulo editabile disponibile online. Si tratta di un passaggio obbligatorio per accedere ai benefici fiscali, in quanto la nuova normativa richiede la prenotazione preventiva del credito.

Una volta inviata correttamente la comunicazione, il sistema rilascia una ricevuta con l’indicazione dell’importo prenotato o, in alternativa, segnala l’eventuale esaurimento delle risorse disponibili.

Le tappe previste

La procedura si articola in tre fasi principali:

  1. Comunicazione preventiva: da trasmettere entro il 31 gennaio 2026, con indicazione degli investimenti previsti e del relativo credito d’imposta.
  1. Conferma dell’acconto: entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, l’impresa deve attestare di aver versato almeno il 20% del costo di acquisizione del bene.
  1. Comunicazione di completamento:
  1. entro il 31 gennaio 2026 per investimenti conclusi entro il 31 dicembre 2025;
  1. entro il 31 luglio 2026 per investimenti completati entro il 30 giugno 2026.

Tetto massimo e priorità

Il plafond complessivo di risorse stanziato dal Ministero dell’Economia per il 2025 è pari a 2,2 miliardi di euro. Le richieste saranno gestite in ordine cronologico di presentazione, per garantire il rispetto del tetto.

Cosa cambia per chi ha già inviato la comunicazione

Le imprese che avevano già trasmesso la comunicazione con il modello precedente (relativo al decreto del 24 aprile 2024) devono adeguarsi alla nuova procedura. Se l’investimento si concluderà dopo il 31 dicembre 2024, sarà necessario:

  • inviare nuovamente la comunicazione preventiva con il nuovo modello entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto;
  • confermare l’acconto entro 30 giorni dalla nuova comunicazione;
  • completare l’iter entro i termini previsti.

Chi non si adeguerà in tempo perderà la priorità cronologica acquisita con la precedente comunicazione e dovrà ripresentare la domanda.

Eccezioni e casi esclusi

Le nuove regole valgono solo per gli investimenti effettuati nel 2025. Se un’impresa ha ordinato i beni e versato un acconto del 20% entro il 31 dicembre 2024non è tenuta a inviare le nuove comunicazioni. In questi casi, il credito d’imposta resta valido in automatico secondo la normativa previgente.

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