Sostenibilità come leva competitiva: il Forum 2025 di Confartigianato

Per le piccole imprese italiane, la sostenibilità è molto più di un concetto astratto. È un valore concreto, legato al lavoro quotidiano, alla qualità dei prodotti e al rispetto per le risorse. È quanto è emerso dal Forum Sostenibilità 2025 organizzato da Confartigianato a Roma il 5 e 6 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. Due giornate di dialogo, idee e testimonianze sul ruolo chiave che le micro e piccole imprese possono giocare nella transizione ecologica.

L’artigianato e la cultura del fare sostenibile

Ad aprire il Forum è stato lo spettacolo “Non si butta via niente”, che ha introdotto il tema con leggerezza e profondità. Subito dopo, il Presidente Marco Granelli ha messo in luce come la sostenibilità sia parte integrante del DNA artigiano: valorizzare i materiali, prolungare la vita degli oggetti, ridurre gli sprechi. Per Granelli, l’obiettivo non è solo produrre di più, ma produrre meglio: con attenzione, qualità e consapevolezza.

ConfESG: uno strumento per integrare la sostenibilità

Si è parlato di ecodesign, blackout energetici, e normative europee, sempre con uno sguardo rivolto alla realtà delle PMI, ma il momento centrale è stato il lancio di ConfESG, la nuova società di sistema nata per supportare le imprese artigiane nella redazione del bilancio di sostenibilità. Come ha spiegato Carlo Piccinato, si tratta di un passo strategico per trasformare gli obblighi ESG in opportunità di crescita. Confartigianato, con il marchio “Imprese Sostenibili”, punta a essere guida e non spettatore del cambiamento, aiutando le aziende ad affrontare le richieste del mercato e delle filiere produttive.

Il bilancio di sostenibilità: da adempimento a scelta strategica

Piccinato ha ribadito che il bilancio di sostenibilità non è solo un documento tecnico, ma un atto identitario dell’impresa. Serve a raccontare chi si è, cosa si produce e con quale impatto. E per rimanere competitivi, le imprese devono costruire una narrazione coerente, chiara e orientata al futuro. La sostenibilità, oggi, è richiesta da clienti, istituzioni e grandi committenti: chi non si adegua rischia di restare fuori dal mercato.

Un’agenda condivisa per la transizione

Il Forum ha ospitato anche il confronto con istituzioni, banche e imprese. È emerso un messaggio chiaro: la sostenibilità è una sfida collettiva che richiede visione, coordinamento e strumenti operativi. Confartigianato si propone come punto di riferimento nazionale per costruire percorsi comuni, formando competenze nei territori e promuovendo un approccio sistemico alla transizione.

Con il Forum 2025, Confartigianato ha confermato la sua visione: la sostenibilità non è un vincolo, ma una leva per innovare e competere. Per le piccole imprese italiane, è il momento di agire, con strumenti concreti e una visione chiara. Non per inseguire un’agenda imposta, ma per contribuire a scriverla.

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