La sostenibilità ambientale non è più un obiettivo astratto, ma un ambito sempre più integrato nella strategia operativa delle imprese italiane. I dati diffusi da Istat fotografano un comparto manifatturiero in trasformazione: oltre la metà delle aziende ha già avviato iniziative concrete per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la loro efficienza energetica. Un segnale chiaro che la competitività futura passerà anche dall’adozione di modelli sostenibili.
Cresce l’attenzione alla sostenibilità nel settore manifatturiero
Secondo l’analisi, nel biennio 2021–2022 circa 39.000 imprese manifatturiere con almeno 10 addetti hanno adottato misure ambientali, rappresentando il 59% del totale. Questo gruppo di imprese occupa il 75% degli addetti del comparto e genera oltre l’80% del valore aggiunto della manifattura italiana. Un dato che sottolinea come la spinta verso la sostenibilità sia trainata in particolare dalle realtà più strutturate e produttive.
Monitoraggio ambientale e utilizzo di materiali riciclati: le azioni più diffuse
L’intervento più frequente riguarda il monitoraggio dell’inquinamento ambientale, adottato da oltre un terzo delle imprese (36,8%). Tuttavia, la quota si riduce al 9,9% se si considera il monitoraggio specifico delle emissioni di CO₂.
Significativo anche il ricorso a materiali riciclati, presente nel 20,7% delle imprese, a dimostrazione di una crescente attenzione all’economia circolare e al riuso delle risorse lungo la filiera produttiva.
Efficienza energetica e rinnovabili: gli investimenti che fanno la differenza
Il 42% delle imprese ha investito in tecnologie per una gestione più efficiente di energia e trasporti. Le soluzioni più adottate includono:
- impianti e macchinari ad alta efficienza energetica (61,9% dei casi),
- sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (42%).
Le grandi imprese risultano le più attive, ma è il Mezzogiorno a distinguersi per una maggiore propensione a investire in fonti alternative.
I comparti industriali più attenti all’ambiente
Alcuni settori industriali registrano percentuali particolarmente elevate di adesione a pratiche green. In particolare:
- Farmaceutico: 72,6% delle imprese attive in progetti ambientali,
- Chimico: 76,0%,
- Gomma e plastica: 73,8%.
Oltre ad adottare misure per la riduzione dell’impatto ambientale, questi comparti sono tra i più impegnati nell’efficientamento energetico e nella logistica sostenibile.
Il quadro delineato da Istat evidenzia un cambiamento ormai strutturale: la sostenibilità ambientale è diventata un elemento competitivo per le imprese manifatturiere. Le aziende che investono in tecnologie green, fonti rinnovabili e processi efficienti non solo riducono l’impatto ambientale, ma migliorano anche le proprie performance economiche. Per le PMI italiane, abbracciare la sostenibilità non è più un’opzione: è una scelta strategica per affrontare con successo le sfide del mercato e della transizione ecologica.