ESRS: verso una rendicontazione sostenibile più snella ed efficace

L’Unione Europea si prepara ad alleggerire in modo significativo gli obblighi di rendicontazione in ambito ESG. Il gruppo EFRAG, incaricato di revisionare gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), ha annunciato un piano di semplificazione che porterà a dimezzare oltre il 50% delle informazioni attualmente richieste, salvaguardando al contempo gli obiettivi della CSRD.

Meno dati, più sostanza: la strategia di EFRAG

Negli ultimi mesi, EFRAG ha lavorato a stretto contatto con imprese, enti regolatori e stakeholder per individuare i nodi critici della normativa. Il risultato è una revisione ambiziosa ma concreta: saranno eliminati i dati ritenuti superflui, spostati in allegati quelli secondari e mantenuti soltanto i contenuti chiave per valutare in modo affidabile le performance di sostenibilità delle imprese.

La nuova impostazione punta a semplificare il lavoro delle aziende, soprattutto per quanto riguarda le dichiarazioni narrative su politiche, azioni e obiettivi, da tempo oggetto di critiche per l’eccessiva complessità.

Le cinque direttrici del cambiamento

1. Snellimento del principio di doppia materialità

Il concetto di “doppia rilevanza” – ossia l’impatto sia per l’impresa sia per l’ambiente – sarà reso più comprensibile e meno macchinoso. L’analisi partirà dal modello di business e si focalizzerà sugli aspetti realmente significativi, evitando approcci puramente formali o eccessivamente tecnici.

2. Riorganizzazione delle informazioni obbligatorie

Verranno rivisti i requisiti minimi di comunicazione su strategie e piani aziendali. Le aziende non saranno più tenute a riportare in dettaglio ogni dato, ma potranno fornire un quadro d’insieme coerente e aggregato, evitando duplicazioni.

3. Chiarezza tra obblighi e suggerimenti

Sarà separato con maggiore precisione ciò che è vincolante da ciò che è facoltativo. I contenuti obbligatori verranno messi in evidenza, mentre quelli opzionali saranno chiaramente segnalati come tali o riportati in appendice.

4. Maggiore integrazione con gli standard internazionali

Per evitare frammentazioni normative, i nuovi ESRS saranno armonizzati con le linee guida dell’IFRS Sustainability Standards Board, favorendo una maggiore interoperabilità a livello globale.

5. Uno standard proporzionato per le PMI

È in fase di elaborazione un modello volontario semplificato per le piccole e medie imprese (VSME), pensato per chi ha meno di 250 dipendenti. L’obiettivo è offrire strumenti accessibili e sostenibili, in linea con le reali capacità organizzative delle aziende di dimensioni minori.

Una roadmap serrata e condivisa

EFRAG ha fissato un cronoprogramma chiaro: entro luglio 2025 sarà pronta la prima bozza tecnica, da sottoporre a consultazione pubblica tra agosto e settembre. La versione definitiva verrà consegnata alla Commissione Europea entro fine ottobre 2025.

L’intero percorso si basa su un confronto costante con aziende e operatori del settore, al fine di garantire concretezza, proporzionalità e rilevanza informativa.

La revisione degli ESRS segna un passo importante verso una rendicontazione sostenibile più vicina alle esigenze reali delle imprese. Meno burocrazia, più chiarezza, maggiore utilità per gli stakeholder: è questa la direzione che l’Unione Europea intende perseguire.

Per le aziende italiane, in particolare le PMI, sarà fondamentale comprendere in anticipo i cambiamenti in arrivo e aggiornare i propri processi interni di reporting.

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