Alloggi per il personale turistico: approvato il nuovo piano nazionale da 120 mil

Il Governo ha lanciato un piano triennale da 120 milioni di euro per sostenere la creazione e l’ammodernamento di residenze dedicate ai lavoratori stagionali del settore turistico. Si tratta di una misura strutturale volta a facilitare l’accesso ad abitazioni a condizioni agevolate, pensata per rispondere al crescente squilibrio tra domanda di lavoro e disponibilità di alloggi nelle località a forte vocazione turistica.

Una risposta concreta a una carenza strutturale

Il nuovo Piano Staff House intende migliorare la qualità dell’accoglienza riservata a lavoratori come cuochi, camerieri, addetti ai servizi, baristi e operatori stagionali, frequentemente esposti a difficoltà abitative durante i picchi stagionali.

L’obiettivo è duplice: sostenere le imprese nel reperimento di personale qualificato e offrire soluzioni abitative più stabili e sostenibili ai lavoratori del comparto. Il piano si inserisce in un disegno più ampio di politiche abitative collegate al turismo e al mondo del lavoro giovanile.

Dettaglio delle risorse e articolazione temporale

Per il 2025 è stato reso disponibile un primo finanziamento pari a 44 milioni di euro, di cui il 50% sarà destinato al sostegno dei canoni di locazione per immobili destinati al personale turistico. Gli affitti dovranno essere inferiori almeno del 30% rispetto ai valori medi di mercato e garantire una durata minima contrattuale quinquennale.

Nel biennio 2026–2027, il piano sarà rafforzato con ulteriori 38 milioni di euro per ciascun anno, garantendo così continuità e solidità all’intervento.

Soggetti beneficiari e tipologie di intervento

Le modalità operative saranno definite in dettaglio attraverso un decreto attuativo a cura del Ministero del Turismo, atteso entro 30 giorni dall’entrata in vigore della misura. Il provvedimento indicherà i criteri di selezione dei progetti, le procedure di accesso e le modalità di assegnazione dei fondi.

Chi potrà presentare domanda:

  • aziende del comparto turistico (ospitalità, ristorazione e affini);
  • enti pubblici e amministrazioni locali con immobili disponibili;
  • investitori privati interessati a sviluppare strutture residenziali per lavoratori del settore.

Spese ammissibili:

  • realizzazione ex novo di unità abitative destinate ai lavoratori;
  • riqualificazione di immobili esistenti;
  • conversione funzionale di edifici in disuso o sottoutilizzati.

Ambito territoriale e priorità

Non sono previsti vincoli geografici espliciti, ma è probabile che saranno favoriti i progetti localizzati in territori a forte stagionalità turistica, come destinazioni marittime, aree montane e centri d’arte. In questi contesti, la difficoltà di reperire alloggi per i lavoratori rappresenta un limite oggettivo alla competitività delle imprese.

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